L’0steopatia e la forma del cranio del neonato sono un binomio perfetto!

L’osteopatia e la fisioterapia costituiscono un’ottima cura per il trattamento della forma del cranio del neonato quando questa si presenta, “storta” o “piatta”. In questo caso l’osteopata o il fisioterapista possono agire in modo mirato sul problema.

Il cranio del neonato può essere sottoposto a stress meccanici di tipo posizionale (dalla posizione a livello fetale a quella assunta nel lettino). Questi stress meccanici, che avvengono con corretta presenza delle  suture del cranio, sono relativamente benigni, a differenza della  fusione

bambino 2precoce e anomala di una o più suture a causa della quale le deformità del cranio sono molto più gravi e necessitano anche di diagnosi medica precoce e intervento chirurgico.1

Tali deformità non hanno elementi patologici malformativi, ma sono il prodotto di una distorsione dinamica del cranio, secondaria all’applicazione di forze esterne pre e/o postatali.1 L’asimmetria nel neonato si presenta in percentuale molto frequente, addirittura nel 73% dei neonati e in particolare: torcicollo (16%), asimmetria della mandibola (13%), asimmetria facciale (42%) e asimmetria della testa (61%).2 In particolar modo la posizione supina in cui può dormire il bambino potrebbe essere causa di plagiocefalia posteriore se mantenuta troppo a lungo. 2

Esistono 3 principali deformità craniche: plagiocefalia (dove la testa assume una forma a parallelogramma), brachicefalia o pachicefalia  (testa dalla forma schiacciata in senso anteroposteriore e allargata in senso laterolaterale), scafocefalia (tipica dei prematuri: testa dalla forma allungata e stretta).2

PLAGIOCEFALIA

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Le deformità che si presentano più frequentemente all’osteopata sono di tipo plagiocefalico. In un’alta percentuale di casi troviamo plagiocefalia e torcicollo assieme, fenomeno causato da anomala tensione del muscolo sternocleidomastoideo (SCOM). Secondo la disciplina osteopatica, un anomalo rapporto tra osso occipitale e osso temporale sarebbe alla base dell’alterazione dello SCOM (il nervo accessorio che innerva questo muscolo, impegnandosi nel foro giugulare infatti può essere alterato). Quando questo muscolo  è teso la testa del neonato si piega in avanti, si inclina dal lato della tensione e ruota dal lato opposto: a causa di questo il bambino sarà portato a stare disteso sempre nella stessa posizione, aggravando così la deformità posizionale del cranio.1

Ci sono varie possibilità di trattamento di questo tipo di disturbo: principalmente osteopatia, fisioterapia, utilizzo di specifici elmetti rimodellanti e le corrette indicazioni da dare ai genitori che possono ridurre enormemente il problema. 3,4,5

E’ possibile palpare e valutare la plagiocefalia e la deformità del cranio tramite precise capacità manuali e di comprensione delle disfunzioni craniche specifiche. 6 Dopo questa valutazione iniziale l’osteopata può trattare con manovre estremamente dolci e caute il cranio del neonato e, nel corso delle sedute, ottenere un vero e proprio “rimodellamento” della morfologia del cranio spesso riportando in una buona simmetria l’allinenamento degli occhi e delle orecchie e ottenendo una maggior armonia nei lineamenti e nelle forme.7

Questo tipo di trattamenti e la prevenzione e il trattamento delle deformità del cranio, secondo alcuni autori potrebbe contribuire alla prevenzione di scoliosi, difetti a livello craniofacciale e disturbi derivati dalle alterazioni della forma del cranio (disturbi visivi, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, ecc…). Queste, per ora, sono aspettative e supposizioni che devono ancora trovare effettiva conferma in ambito scientifico. Posso però dire, dalla mia pratica clinica, che quando ho trattato con successo dei bambini che presentavano delle deformità posizionali del cranio, spesso si sono accompagnati dei sintomi estremamente positivi, oltre al miglioramento della forma del cranio: miglioramento nelle capacità di movimento del neonato, miglioramento del suo ritmo sonno veglia, riduzione di alcuni disturbi viscerali (reflusso e altro). Questo a mio avviso è un indice positivo nella salute del bambino, che mi induce a ritenere il trattamento di questi disturbi con approccio osteopatico estremamente interessante.

In ogni caso va ricordato che è FONDAMENTALE la diagnosi medica prima di procedere con il trattamento osteopatico: a volte delle plagiocefalie che si presentano estremamente benigne sono frutto invece di saldatura anomala di alcune suture, anche estremamente difficili da investigare.8

Bibliografia

1- Branch LG, Kesty K, Krebs E, Wright L, Leger S, David LR. “Deformational plagiocephaly and craniosynostosis: trends in diagnosis and tratment after the “back to sleep” compaign”. J Craniofac Surg. 2015 Jan;26(1):147-50

2-Stellwagen L, Hubbard E, Chambers C, Jones KL “Torticollis, facial asymmetry and plagiocephaly in normal newborns”. Arch Dis Child 2008;93(10):827-31

3- Couture DE, Crantford JC, Somasundaram A, Sanger C, Argenta AE, David LR “Efficacy of passive helmet therapy for deformational plagiocephaly: report of 1050 cases”. Neurosurg Focus 2013;35(4):E4

4- Cabrera-Martos I, Valenza MC, Benitez-Feliponi A, Robles-Vizcaino C, Ruiz-Extremera A, Valenza-Demet G “Clinical profile and  evolution of infants with deformational plagiocephaly included in a conservative treatment program” Childs Nerv Syst 2013;29(10):1893-8

5- Cerritelli F, Martelli M, Renzetti C, Pizzolorusso G, Cozzolino V, Barlafante G.”Introducing an osteopathic approach into neonatology ward: the NE-O model.”Chiropr Man Therap. 2014 May 9;22:18.

6-Sergueef N, Nelson Ke, Glonek T “Palpatory diagnosis of plagiocephaly”. Complement Ther Clin Pract 2006; 12(2):101-10
7- Lessard S, Gagnon I, Trottier M “Exploring the impact of osteopatic treatment on cranial asymmetries associated with nonsynostotic plagiocephaly in infants” Complement Ther Clin Pract. 2011 Nov;17(4):193-8
8- Sauerhammer TM, Oh AK, Boyajian M, Magge SN, Myseros JS, Keating RF, Rogers GF. “Isolatet frontosphenoidal synostosis: a rare cause of synostotic frontal plagiocephaly” J Neurosurg Pediatr. 2014 May;13(5):553-8.

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