IL COLPO DI FRUSTA: CURA E IMPLICAZIONI FISIOTERAPICHE ED OSTEOPATICHE.

IL COLPO DI FRUSTA RAPPRESENTA SENZ’ALTRO UNA DELLE MAGGIORI INDICAZIONI PER IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO ED OSTEOPATICO.

 

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La prima cosa che ci viene in mente quando pensiamo al colpo di frusta generalmente è l’immagine di un tamponamento automobilistico e le relative questioni salutistiche, nonché medico legali.

Prima di prendere in considerazione il colpo di frusta automobilistico, va detto che ogni trauma che prevede un’accelerazione e una decelerazione, un movimento “a frusta” che trasferisca energia al rachide cervicale, può rientrare in questa definizione. 1

Sbattere contro un ostacolo mentre si pattina o si sta sciando, cadere dalla bicicletta, scivolare per terra potrebbero pertanto essere annoverati tra tali disturbi. Ricordo, per portare un esempio, il caso di un calciatore che ricevendo una forte e inaspettata spinta da dietro, era caduto addosso ad un altro calciatore subito davanti di lui: questo lo aveva portato a bloccare tutto il corpo contro quello dell’avversario e la testa era andata in estensione improvvisa con la risultante di vertigini, dolore cervicale, difficoltà di movimento nella rotazione del capo, ecc..

Il colpo di frusta, in caso di incidente automobilistico è un fenomeno traumatico molto complesso, che coinvolge non solo la colonna cervicale, come si pensa molto spesso, ma tutto l’asse cranio-vertebrale, compreso l’osso sacro e il bacino,  ecco perchè l’osteopatia in questo caso può dare delle risposte adeguate nella cura di questo disturbo.

La variabile più importante che deve venir presa in considerazione infatti è se il colpo di frusta è stato previsto o meno, ovvero se c’è stato il tempo per la persona di prepararsi e irrigidire i muscoli per difendersi, nel qual caso il trauma presenta una componente muscolare importante, spesso però non molto grave. Se il trauma, invece, non viene previsto, possono avvenire lesioni a livello più profondo, in quanto le strutture di difesa passive (ossa e ligamenti) assorbono l’urto e il movimento a frustata si scarica cineticamente anche a livello delle strutture di sostegno del sistema nervoso (dura madre) e degli organi interni.

Da quest’immagine si può notare dalle frecce come si creino dei vettori di forza già dal bacino: pensiamo alla linea d’impatto: l’altezza delle due automobili che si scontrano avviene all’incirca sulla direttrice di questo livello. Spesso la persona che incorre nel colpo di frusta presenta dolore lombosacrale infatti e nella visione osteopatica questa è la prima zona da prendere in considerazione.

Per quanto riguarda nello specifico la colonna cervicale, essa subisce un movimento rapido e violento di flessione ed estensione durante il colpo di frusta.

Questi semplici movimenti sono normalmente resi possibili dalla forma delle vertebre, dai legamenti che stabilizzano il complesso e dai numerosi muscoli che sono deputati anteriormente alla flessione e posteriormente all’estensione.

Ciò che non è naturale e risulta lesivo, è l’intensità e la velocità del movimento del collo che avviene durante il colpo di frusta. Con tali caratteristiche, il movimento effettuato tende a sollecitare sia le diverse articolazioni che l’apparato muscolare.

Ovviamente dovremo tener conto delle caratteristiche del singolo incidente: esso è avvenuto in senso antero-posteriore? Lateralmente? La macchina ha sbandato?Ha ruotato su se stessa?

Sarà importante prendere in considerazione pertanto tutte le strutture, compreso il tessuto nervoso, soprattutto nel caso di cervico-brachialgie e formicolii agli arti superiori, vertigini, nausee e dolore che dal collo si irradia verso la testa come un cappuccio o si manifesta nella zona degli occhi.2

Occorre portare particolare attenzione al distretto cranio-cervicale poi, nel caso in cui la persona abbia sbattuto la testa contro il cruscotto, contro il volante o altri oggetti: in questo caso l’osteopatia, con la sua particolare attenzione alle dinamiche cranio sacrali e della mobilità di queste ossa può avere una marcia in più per affrontare i disturbi in tali aree.2

Ancora, anche le spalle ed il costato necessitano di eventuale valutazione: in queste aree possiamo ritrovare strains dovuti alla trazione della cintura, che, oltre ad aver salvato la vita alla persona, può comunque aver creato un punto fisso nella “frustata”. La clavicola, lo sterno e le costole possono subire delle trazioni e delle compressioni così forti da essere vittime in taluni casi di fratture vere e proprie.

Da non trascurare, soprattutto nell’ottica osteopatica, sono i disturbi a livello viscerale: se pensiamo di scuotere un barattolo avremo ripercussioni di tale movimento anche nel contenuto (visceri) e non solo nel vasetto contenitore (apparato muscolo-scheletrico). Anche in questo caso l’osteopatia, tramite l’approccio definito “osteopatia viscerale” si dedica alla manipolazione di tali strutture.

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Da un punto di vista posturale, analizzando la cosiddetta verticale di Barré (che potremmo definire seppur approssimativamente il modo in cui appare l’assetto posturale guardando il paziente da dietro), il colpo di frusta si presenta spesso similmente a ciò che possiamo ritrovare di fronte ad uno squilibrio emozionale o ad un forte shock psico-emotivo . Ciò si giustificherebbe per il fatto che il tipo di perturbazione posturale in questi casi è tale da permettere scarse capacità compensative. Da un punto di vista della letteratura scientifica si è visto da questo punto di vista che in chi soffre di dolori cervicali e chi ha subito un colpo di frusta presenta un equilibrio diminuito. 3

Altri disturbi associati al colpo di frusta possono sono rappresentati da sintomi e sindromi vertiginose e alterazioni della funzionalità visiva in particolar modo per quel che riguarda i riflessi vestibolo-oculari (VOR).4,5

Disturbi dell’articolazione temporomandibolare sono possibili conseguenze riportate in seguito a colpo di frusta anche se occorre investigare in futuro questa correlazione per comprenderne al meglio la natura.6

Aspetti legati poi alla cronicizzazione del dolore devono essere tenuti in considerazione e in questo caso anche i fattori cosiddetti bio-psicosociali possono entrare in gioco.7

Infine, come sempre, desidero sottolineare che il trattamento del colpo di frusta deve essere affrontato con un’ottica multidisciplinare, a partire da un’accurata diagnosi medica e ove fosse necessario, un periodo di riposo, eventualmente con l’utilizzo di farmaci e di un collare ortopedico. Poi sarà fondamentale l’approccio fisioterapico e quello osteopatico, come esposto in precedenza.

Bibliografia

1- Jensen TS, Kasch H, Bach FW, Bendix T, Kongsted A.”Definition, classification and epidemiology of whiplash.”Ugeskr Laeger. 2010 Jun 14;172(24):1812-4.

2-Sterling M, Treleaven J, Jull G. “Responses to a clinical test of mechanical provocation of nerve tissue in whiplash associated disorder.” Man Ther. 2002 May;7(2):89-94.

3- Silva AG, Cruz AL.”Standing balance in patients with whiplash-associated neck pain and idiopathic neck pain when compared with asymptomatic participants: A systematic review.”Physiother Theory Pract. 2013 Jan;29(1):1-18

4- Montfoort I, Kelders WP, van der Geest JN, Schipper IB, Feenstra L, de Zeeuw CI, Frens MA “Interaction between ocular stabilization reflexes in patients with whiplash injury.”Invest Ophthalmol Vis Sci. 2006;47(7):2881-4.

5- Daenen L1, Nijs J, Roussel N, Wouters K, Van Loo M, Cras P.”Sensorymotor incongruence exacerbates symptoms in patients with chronic whiplash associated disorders: an experimental study.” Rheumatology (Oxford). 2012 Aug;51(8):1492-9.

6-.Häggman-Henrikson B1, List T, Westergren HT, Axelsson SH. “Temporomandibular disorder pain after whiplash trauma: a systematic review.” J Orofac Pain. 2013;27(3):217-26

7-Richter M, Ferrari R, Otte D, Kuensebeck HW, Blauth M, Krettek C. “Correlation of clinical findings, collision parameters, and psychological factors in the outcome of whiplash associated disorders.” J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2004 May;75(5):758-64.

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