DOMANDE E RISPOSTE IN OSTEOPATIA E FISIOTERAPIA.
Qui trovi le risposte ai principali dubbi e domandi posti dai pazienti in osteopatia e fisioterapia, specialmente in ambito neonatale, pediatrico, in gravidanza, viscerale, cicatrici e aderenze, reflusso gastroesofageo, colpo di frusta, mal di schiena, male al collo ed altro ancora.
– QUANTE SEDUTE CI VOGLIONO?
La prima domanda che mi viene posta usualmente dal paziente è questa. Complice il periodo economico non dei più felici e le cattive abitudini di alcuni colleghi, le persone si trovano a temere cicli lunghi e costosi dove il professionista “si attacca” al paziente, con la sensazione che ci sia una sorta di malafede.
Va premesso che a priori è difficile stabilire quante sedute ci vorranno perchè non tutte le persone sono uguali, quindi non rispondono tutte ugualmente alle terapie e neanche tutti i disturbi sono uguali. In linea di massima ci sono 3 tipi di percorso terapeutico: breve, medio e per obbiettivi
Per prima cosa quindi occorre stabilire, con una prima seduta di valutazione, quale tipo di percorso sarà ottimale per il paziente: breve (2-3 sedute), medio (5-6 sedute) o per obbiettivi (si tratta di casi importanti, spesso di natura fisioterapica più che osteopatica dove, di fronte ad un problema degenerativo come ad esempio una sindrome di parkinson o un ictus cerebrale il percorso si calcola in mesi e non in sedute. Sono comunque casi e situazioni molto specifici).
– IN CHE COSA E’ SPECIALIZZATO LEI?
Sono specializzato in osteopatia dedicata alla femminilità (gravidanza, post-partum, dismenorrea, dispareunia, problematiche del pavimento pelvico e dolori lombo-pelvici), osteopatia del neonato (plagiocefalia, torcicollo miogeno, otiti recidivanti, coliche, reflusso del neonato), cicatrici e nel colpo di frusta.
– DA QUALE ETÀ SI PUO’ INIZIARE IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO?
Il trattamento osteopatico può essere iniziato sin da subito. Anche nel caso dei neonati prematuri esiste la possibilità di trattamento, così come nei bimbi con pochi giorni di vita.
– PUO’ ESSERE PERICOLOSA l’OSTEOPATIA?
L’osteopatia è una disciplina molto potente che prevede l’uso di molte tecniche. Alcune, se effettuate da mani inesperte o in caso di controindicazioni possono essere pericolose.
Ecco perchè nella prima seduta sarà fondamentale individuare i casi che dovranno essere riferiti al medico o allo specialista, i casi in cui si può procedere con i trattamenti, evitando alcune tecniche e i casi in cui si può procedere con tutte le tecniche proprie dell’osteopatia.
– CHE DIFFERENZA C’E’ TRA FISIOTERAPIA E OSTEOPATIA?
Il fisioterapista usa le mani, gli esercizi terapeutici, le terapie fisiche strumentali, ecc… in osteopatia le mani e la manipolazione sono lo strumento principale se non l’unico che viene utilizzato. Un’altra differenza è l’approccio globale e olistico tipico dell’osteopatia, che solo alcuni fisioterapisti, che si sono discostati dalla loro formazione di base (studiando osteopatia, medicina cinese, ayurvedica, posturologia, ecc..) possiedono.
– IN CASO DI ASSICURAZIONE MI RIMBORSANO LE TERAPIE?
Se viene effettuala la prescrizione medica adeguata (e collaborando con vari fisiatri e ortopedici della mia zona questo può avvenire facilmente) ed essendo il sottoscritto sia fisioterapista che osteopata non ci sono problemi con i rimborsi assicurativi.
– POSSO SCARICARE LE SUE TERAPIE COME SPESE SANITARIE?
Sì, essendo sia fisioterapista che osteopata.
– L’OSTEOPATA FA DIAGNOSI?
La parola diagnosi deriva dal greco “dia” per mezzo e “gnosis” cognizione. Quando andiamo dal meccanico egli fa una diagnostica meccanica. Nell’uso comune però quando pensiamo a diagnosi pensiamo a quella del medico ovvero al processo razionale-conoscitivo con cui il medico effettua una diagnosi medica e patologica. Tecnicamente si potrebbe parlare anche di diagnosi fisioterapica, diagnosi osteopatica, diagnosi infermieristica. Dal nostro punto di vista, per quel che riguarda una corretta comunicazione con il paziente, preferiamo parlare di valutazione osteopatica e valutazione fisioterapica, proprio per non creare confusione in tal senso. La diagnosi medica è un momento fondamentale, che deve precedere qualsiasi trattamento, sia esso fisioterapico che osteopatico o di altra tipologia. Non si può andare a tentoni o a tentativi e, per parafrasare Seneca, effettuare un trattamento fisioterapico od osteopatico senza che il paziente abbia eseguito una diagnosi medica è come per un marinaio navigare senza conoscere la giusta rotta.