Coliche infantili: dall’osteopatia ad una visione globale per curarle al meglio…
Portare il neonato dall‘osteopata per trattare le coliche infantili può essere una soluzione vincente. Ma cosa sono le coliche infantili? Quali cause le provocano? Come trattarle al meglio? Quali suggerimenti per curarle “in casa”?
“So runs my dream, but what am I? An infant crying in the night
An infant crying for the light
And with no language but a cry.”
—Alfred, Lord Tennyson, 1849
Si stima che la colica infantile possa riguardare dal 5 al 25% dei bimbi a seconda dei parametri tenuti in considerazione nella definizione di “colica infantile”.1
In generale possiamo definire il fenomeno delle coliche infantili secondo il cosiddetto “principio del tre“, ovvero per sussistere la definizione di colica infantile, devono essere presenti almeno queste tre caratteristiche: un pianto presente per almeno 3 ore al giorno, per più di 3 giorni alla settimana, per almeno 3 settimane consecutive, una volta verificato che non vi siano problemi particolari di salute e che il bimbo sia adeguatamente nutrito.1
Sicuramente il ruolo del medico nella diagnosi differenziale è fondamentale: molto importante è infatti stabilire che non ci sia una causa organica nel pianto del neonato. Come si può vedere, nello schema riportato sotto, le cause possono essere molto differenti e occorre la capacità clinica del pediatra per escludere patologie severe all’origine del pianto del neonato.1
Roberts DM, Ostapchuk M, O’Brien JG. Infantile Colic. Am Fam Physician. 2004;70:735–740.
CAUSE DELLE COLICHE
È evidente come dopo l’esclusione delle cause organiche occorra invece ricercare quelle funzionali che, scientificamente vengono ricondotte a tre possibilità: gastrointestinali, psicosociali, legate al neurosviluppo.
Da un punto di vista gastrointestinale si è osservato un possibile legame tra coliche infantili ed allergia al latte vaccino, mentre un’altra possibilità è che l‘iperperistalsi, cioè l’aumento della motilità intestinale, possa essere legata ad ormoni intestinali come la “motilina” che potrebbe causare coliche e dolore intestinale.1,2 Per quanto concerne le teorie legate al neurosviluppo, esistono patterns ripetitivi che supporterebbero questa teoria ovvero il fatto che le coliche infantili tendano a diminuire verso i 4 mesi in modo spontaneo e che abbiano caratteristiche simili (ad esempio picchi intorno alle 6 settimane e pianti focalizzati soprattutto nel tardo pomeriggio e verso sera). Infine aspetti psicosociali potrebbero essere determinanti. Innanzitutto, per tranquillizzare i genitori, si è visto che la personalità e l’ansia del padre e della madre del bimbo non sono legate alla presenza di coliche infantili.1,3 È stato osservato comunque che il neonato “piange per esprimere un bisogno” non avendo altre possibilità comunicative.4 Il che andrebbe inserito in un contesto di “normalità e di fisiologia”. Ciò non toglie che sia possibile con semplici cure naturali dare delle risposte a questi bisogni del neonato.4
TRATTAMENTO
L’utilizzo di probiotici, prescritto dal pediatra, si è visto che può rappresentare una buona opzione, nei tre principali disturbi funzionali del neonato rappresentati da rigurgito, stipsi e, appunto, coliche infantili.5
Il trattamento manipolativo si è dimostrato un’ottima soluzione alle problematiche legate alle coliche infantili.6,7,8,9,10
Benché gli studi con le maggiori evidenze scientifiche provengano dal mondo della chiropratica, l’osteopatia pediatrica e neonatale può fornire una soluzione ideale al problema delle coliche infantili, come recentemente dimostrato da uno studio dell’Università Cattolica della Murcia (Spagna).9,10
Da un punto di vista osteopatico, il parto o la postura del bimbo in gravidanza possono interferire in alcune strutture chiave che possono influenzare la corretta funzione intestinale: tra queste senz’altro va ricordato il ruolo dell’osso sacro (legato al sistema nervoso parasimpatico sacrale), il cranio (per la sua relazione con il nervo vago in particolare modo che, passando dal forme giugulare può essere influenzato dal rapporto tra osso temporale e osso occipitale), l’intestino, il diaframma, il sistema nervoso simpatico e i segmenti vertebrali di rifermento o (con particolare riferimento alle ultime vertebre dorsali e alle vertebre lombari).11,12 Ovviamente tutte le strutture corporee, nell’ottica osteopatica devono essere valutate, in quanto il corpo funziona nella sua globalità e anche una disfunzione a distanza potrebbe comunque influenzare queste strutture in vario modo.11,12
Esiste poi evidenza che possiamo insegnare ai pazienti che alcuni “trucchi”, alcune tecniche da fare “in casa” che possono favorire la riduzione delle coliche.13
A- Portare il bimbo in fascia o marsupio, favorendo il contatto pelle-pelle permettendo ai fianchi di flettersi ma evitando il surriscaldamento coprendo la testa;
B- Tenere il neonato di lato o prono (tenere un bambino sulla schiena è l’unica posizione sicura per dormire, ma è la posizione peggiore per calmare un bambino esigente); tale indicazione va effettuata con cautela e sempre con la presenza di un genitore o un caregiver;
C- Usare il “Suono Shhh” (facendo un forte suono di shush vicino all’orecchio del bambino) o i “rumori bianchi”;
D- Cullare il bambino con piccoli movimenti ondeggiamento (non più di 1 “avanti e indietro) sempre sostenendo la testa e il collo;
E- Calmare il bimbo con il succhiare (lasciando che il bambino allatti il seno, il dito pulito o un ciuccio)
Bibliografia
1- Roberts DM, Ostapchuk M, O’Brien JG. “Infantile Colic.” Am Fam Physician. 2004;70:735–740.
2- Gupta SK. “Is colic a gastrointestinal disorder?” Curr Opin Pediatr 2002;14:588-92.
3- Barr RG. “Changing our understanding of infant colic.” Arch Pediatr Adolesc Med 2002;156:1172-4.
4- Panza Costantino “Le coliche del neonato non esistono” UPPA https://www.uppa.it/nascere/neonato/coliche-neonato/
5- Indrio F, Di Mauro A, Riezzo G et al “Prophylactic use of probiotic in the prevention of colic, regurgitation and functional constipation, a randomized clinical trial.” Mama Pediatrics, 2014;168(3):228-233.
6- Posadzki P, Lee MS, Ernst E. “Osteopathic manipulative treatment for pediatric conditions: a systematic review.” Pediatrics. 2013 Jul;132(1):140-52.
7- Miller J, Newell D, Bolton J. “Efficacy of chiropractic manual therapy on infant colic: a pragmatic singleblind, randomized controlled trial.” J Manip Physiol Ther. 2012;35(8):600–7.
8- Browning M, Miller J. “Comparison of the short-term effects of chiropractic spinal manipulation and occipito-sacral decompression in the treatment of infant colic: a single-blinded, randomized, comparison trial.” Clin Chiropr. 2008;11(3):122–9.
9- Olafsdottir E, Forshei S, Fluge G, Markestad T. “Randomised controlled trial of infantile colic treated with chiropractic spinal manipulation.” Arch Dis Child. 2001;84(2):138–41.
10- Castejón-Castejón M, Murcia-González MA, Martínez Gil JL, Todri J, Suárez Rancel M, Lena O, Chillón-Martínez R”Effectiveness of craniosacral therapy in the treatment of infantile colic. A randomized controlled trial” Complement There Med 2019
11- Carreiro E.C. “An Osteopathic Approach to Children” Churchill Livingstone, 2° ed. 2009
12- Frymann V, King HH “The Collected Papers Of Viola M. Frymann, Do: Legacy Of Osteopathy To Children”. American Academy of Osteopathy, 1998
13- Abdelmoneim E M Kheir “Infantile colics, facts and fiction” Ital J Pediatr. 2012; 38: 34
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